Nerval (1808-1855)

Gerard de Nerval, pseudonimo di Gerard de Labrunie, fu segnato a due  anni dalla morte della madre e trascorse l'infanzia a Mortefontaine, nel  Valois, presso uno zio materno. Nella soffitta della casa trovò decine di  libri di scienze occulte, cabala e letteratura esoterica, inaspettato viatico  per le sue prime "fughe" oniriche. Si trasferì quindi a Parigi, dove si  iscrisse a medicina per volere del padre medico, cominciò tuttavia a  dedicarsi agli studi letterari. A vent'anni pubblicò una pregevole  traduzione del  Faust  di Goethe, che ottenne un certo successo, e nel 1830  un'antologia poetica di autori tedeschi. Frequentò Hugo e Nodier. Con  quest'ultimo partecipò alla "battaglia" fra romantici e conservatori  durante la prima rappresentazione di "Hernani". Nel 1834 un'eredità del  nonno materno gli permise di effettuare un viaggio in Italia. Nerval visitò  Firenze, Roma, Napoli assorbendo i miti e i simboli disseminati fra  Posillipo, il Vesuvio e i giardini romani. Nel 1835 diede alle stampe la  rivista "La Monde dramatique" nel tentativo di lanciare l'attrice Jenny  Colon, di cui era innamorato, ma la pubblicazione durò solo un anno.  Sperperò le  sue  sostanze,  gli  amici  gli  procurarono  collaborazioni  con qualche quotidiano, nel 1838 scrisse alcuni drammi in collaborazione con Dumas. L'anno successivo fece un  viaggio a Vienna, conobbe Liszt, tornò Parigi il 9 marzo 1840, parte del viaggio lo fece a piedi per mancanza di  denaro. Ripartì poi per l'Austria, per il Belgio, nel 1941 fu colto da un'improvvisa crisi di follia e venne internato a  Montemartre per dieci mesi. Ristabilitosi, si diede a un'intensa attività letteraria. Nel 1842 morì Jenny Colon. Nel  1843 Nerval partì per un lungo viaggio in Oriente passando per Malta, l'Egitto, la Siria, Beirut, Cipro,  Costantinopoli e Napoli. Nel 1844 raggiunse Anversa e Amsterdam e nel '45 approdò a Londra. Riunì le sue  impressioni in  Viaggio in Oriente  (1853), "giornale di viaggio" denso di visioni e miti personali. Nel 1852, tornato a  Parigi, venne ricoverato per una malattia infettiva da cui uscì profondamente prostrato. Quell'anno scrisse gli  Illuminati , raccolta di saggi su ispirati ed eccentrici del passato e cominciò a tornare regolarmente a Valois, nei  suoi luoghi d'infanzia. Chiese un sussidio allo Stato, ma nel 1853 fu colto da una seconda, terribile crisi di follia.  Scrisse  Piccoli castelli di Boemia , poesie e prose pervase da un misterioso senso di irrealtà. L'anno seguente fu la  volta de  Le chimere , una raccolta di sonetti e de  Le figlie del fuoco , dove di tratteggiano figure femminili affioranti  nella memoria, forse miraggio di una madre mai dimenticata. Poco dopo subì un nuovo internamento nella  clinica del dottor Blanche, ma l'intervento degli amici della società di "Gens de lettres", ad ottobre, riuscì a farlo  uscire. Cominciò a scrivere  Aurelia o il sogno e la vita , un lungo racconto suggestivo e allucinato rimasto  incompiuto, ma il suo fragile equilibrio mentale era ormai andato in pezzi: qualcuno un giorno lo vide vagare  intirizzito e pallido sotto la neve, senza il soprabito. Il 26 gennaio 1855 Nerval, quarantaseienne, s'impiccò di notte  a un'inferriata nella rue de la Vieille-Lanterne, in un lurido quartiere di Parigi. La sera precedente, prima di uscire  di casa, aveva lasciato un biglietto alla zia che lo ospitava: "Non aspettarmi questa sera, perché la notte sarà nera e  bianca".

Arthur Rimbaud in un disegno di  Paul Verlaine (1872)
Arthur Rimbaud in un disegno di Paul Verlaine (1872)


Prima edizione di "Una Stagione all'Inferno" (1873). Ed. Poot & C.
Prima edizione di "Una Stagione all'Inferno" (1873). Ed. Poot & C.


Rimbaud diciassettenne ritratto da Henri-Fantin Latour (1872)
Rimbaud diciassettenne ritratto da Henri-Fantin Latour (1872)
R. alla prima comunione (1866)
R. alla prima comunione (1866)
Rimbaud in Africa (1883)
Rimbaud in Africa (1883)